Empatia
Empatia
Tanti sono i modi per descrivere questo meraviglioso fenomeno che appartiene all'essere umano, una misteriosa, intangibile, profondissima connessione che ci ricorda quanto siamo simili e quanto siamo tutti volenti o meno, consapevoli o meno, interconnessi tra noi. Certamente è noto che ci sono persone più sensibili, in grado di empatizzare facilmente con gli altri, con le situazioni che si pongono loro di fronte nella vita. Sono quelle persone in grado magari di emozionarsi durante un film fino a commuoversi profondamente, o piuttosto in grado di percepire subito in un ambiente senza che nessuno abbia parlato, se prevale tensione, serenità, tristezza o altro. Una sorta di antenna emozionale, un sensore che permette di avere quella capacità di mettersi nei panni dell'altro e vedere le cose da un altro punto di vista, di vestire i panni dell'altro, di entrare nelle sue scarpe, fino a sentire il suo cuore battere. È meraviglioso se ci pensiamo bene, ed è qualcosa che non si compra, che difficilmente si acquisisce da adulti, ma che invece si matura negli anni della vita a cominciare da piccolissimi. Qualcosa che viene seminato nel bambino dai genitori, dalla mamma e dal papà, principalmente dall'amore che viene passato nei primi anni di vita, dalla capacità di guardarsi negli occhi e dalla concessa libertà di provare emozioni, piacevoli o meno, senza necessità di reprimerle o giudicarle. Una mamma che durante l'allattamento guarda suo figlio negli occhi, o un papà che si ferma ad ascoltare guardando negli occhi il figlio, stanno facendo senza saperlo un grandissimo dono, quello di saper percepire e trasmettere amore e la capacità di guardare l'altro dritto dentro in profondità.
Saper guardare negli occhi dell'altro, saper sintonizzarsi con i bisogni di un'altra persona è la forma più bella d'amore verso il prossimo. Nel film Avatar gli avatar tra loro quando si connettono dicono "ti vedo", vedere l'altro è sicuramente il passo fondamentale per poter sintonizzarsi, empatizzare. Oggi molte, moltissime persone non si sentono viste anche da persone molto vicine a loro, e magari scelgono di rivolgersi a un professionista d'aiuto perché possa concedere loro un tempo di ascolto, un tempo dove per un'ora si possano sentire guardate e ascoltate in maniera vera e profonda.
Mi è successo l'altro giorno al supermercato un fatto
simpatico. Ero in fila per pagare e avevo davanti a me un signore anche lui con
la sua spesa che posizionava con cura sul rullo della cassa. In generale mi piace
osservare, non per giudicare, ma per capire e provare magari a dedurre qualcosa
di una persona sconosciuta, facendo attenzione a non crearmi un pregiudizio, ma
solo per gioco, con la curiosità di un bambino che si guarda attorno per
scoprire il mondo.
Era vestito apparentemente abbastanza bene a partire dall'alto, maglione blu
normale forse un pelo sbiadito, una giacchetta forse leggera rispetto alla
stagione, pantaloni a dire il vero un po' fuori misura, e le scarpe che come
spesso fanno, raccontavano invece qualcosa in più. Usurate in diversi punti, un
mocassino fuori tempo e fuori uso ormai. La barba incolta e le mani grosse e
rovinate, ma lo sguardo distinto, quasi austero, con degli occhietti vispi
curiosi, molto molto attenti. La sua spesa : 2 pacchi di pasta, due confezioni
di scatoline di tonno, una confezione di fazzoletti, 2 confezioni di latte, 4
banane e una filetta di pane. Mentre la
cassiera serviva la cliente davanti a lui, il signore si guardava attorno negli
scaffali vicino alla cassa che, alla Lidl, contengono molti oggettini di basso
costo, allettanti da aggiungere all'ultimo momento. Guardavo il signore che
prendeva in mano un sacchetto di noci sgusciate, e controllava con grande scrupolo
l'etichetta, poi il costo, poi di nuovo l'etichetta, poi il costo, per poi
lasciare il sacchetto al suo posto. E ha fatto così per almeno altri 3 sacchetti
di frutta secca. Poi è andato sulle pile, ministilo, e poi stilo. Dopo avere preso
entrambi i modelli le guardava con attenzione in tutto ciò che era scritto nell'etichetta,
che mi chiedevo cosa mai starà verificando? Alla fine dopo tanti controlli le
ha messe nel rullo per pagarle. La cassiera nel frattempo iniziava il suo
conto.
" quando scadono? " gli fa il signore passandogli le pile in
mano. E la cassiera stupita prende le pile e guarda nella confezione "Ma perché
le pile scadono?" rivolgendosi al signore. E lui con tono educato e
chiarificatore "Oh si certo scadono, ho solo il timore che essendo in offerta
possano scadere presto" La cassiera dopo molto guardare gli dice "c'è scritto
2023". E lui contento "Ah bene in tal
caso me le dia, costano 2,99 euro vero?" "Si esatto".
A mano a mano che la cassiera continuava a passare gli articoli, per ognuno di essi, il
signore la fermava prima e le chiedeva conferma che il prezzo fosse quello che
aveva letto e che fossero davvero tutti articoli in offerta. Poi, solo dopo
aver avuto la conferma della cassiera, contento le diceva di procedere. Una simpatica
scenetta che mi ha intenerito e mi ha fatto pensare con quale attenzione e cura
quel signore avesse scelto quei suoi pochi, selezionati, sicuramente necessari
articoli, guardando ogni dettaglio senza lasciare nulla al caso e prendendo i
più convenienti che poteva. La cassiera passando gli articoli, a un certo punto
ha incrociato il mio sguardo e mi ha sorriso passandomi l'assoluta certezza, che
senza proferire alcuna parola, lei stesse provando la stessa tenerezza che
provavo io e fosse sintonizzata con gli stessi miei pensieri su quel signore
così educato, cortese, attento e distinto, che in quella piccola spesa aveva lasciato
intendere qualcosa di prezioso di sé.
Ecco quello sguardo di quella cassiera, perfetta sconosciuta, con cui non ho scambiato nessuna parola e che non avevo mai visto prima, quello sguardo io lo chiamo Empatia. E lo trovo semplicemente magico. Sono tornato verso casa con una buffa, leggera, impalpabile, piacevole sensazione di gioia, perchè mi ha ricordato quanto come esseri umani siamo uniti da un filo magico che ci connette tutti e che solo quando abbiamo occhi e cuore svegli, siamo in grado di cogliere e far vibrare all'unisono.